Questa è una delle poesia più belle poesie che conosco, forse ormai un po’ commerciale soprattutto dopo essere stata rielaborata per il film “Coach Carter“. Erroneamente attribuita a Nelson Mandela in realtà è di Marianne Williamson scrittrice statunitense.
È un paragrafo tratto da “A Return to Love”
La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati,
la nostra paura più profonda
è di essere potenti oltre ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: “Chi sono io
per essere brillante, pieno di talento, favoloso?”.
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo
non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire
se stessi cosicché gli altri non si sentano
insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la Gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza automaticamente
libera gli altri.