Dodo albero azzurro
Pubblico questo post per riflettere, e spero lo facciate in tanti.
La mia riflessione (e spero anche la vostra) è partita da un gruppo nato su facebook.
Il gruppo lo potete vedere qui.
L’intento apparente del gruppo è quello di ricordare il doppiatore e manovratore dell’amabile pupazzo Dodò della trasmissione l’albero azzurro, dopo la sua prematura scomparsa.

Il presunto manovratore è un certo Fabrizio, già l’assenza del cognome dovrebbe far sorgere qualche dubbio, ma cercando leggermente più affondo (0,2 secondi su wikipedia) si possono ricercare tutti i doppiatori dalla sua nascita a oggi, e non compare nessun fabrizio, oltre al fatto che l’attuale doppiatore scoppia di salute.
Tuttavia anche se vi erano segnali così eclatanti e odore di bufola da un centinaio di km, questo non ha arrestato un’orda di facebookiani dal link facile, a iscriversi a un gruppo che omaggiva una persona morta inesistente, raggiungendo gli oltre 4000 iscritti. E’ da notare come il 90% degli iscritti non si sia per niente posto il problema di controllare la notizia, ma ha semplicemente dato per vera, un’informazione che una qualsiasi persone ha sputato tramite Facebook, benchè nella bacheca del gruppo la bufala è stata scoperta quasi subito, le persone per pigrizia non hanno controllato nemmeno i commenti di membri iscritti più accorti e meno creduloni.

 

Ciao, non so se Simone è una gran testa di cazzo o se è un gran genio! Non so neppure se questa sia un idea geniale o una puttanata che poi, per essere giustificata, ha assunto uno scopo socio – antropologico. Ciononostante c’è sicuramente da riflettere molto su quello che questa pagina ha provocato. 1 molti prendono per vera un informazione solo perché la leggono e non vanno poi ad approfondirla. 2 Siamo tanto poco occupati da stare qui a discutere sull’essere consono o meno di uno scherzo sulla “presunta” morte di una persona inesistente. 3 Consideriamo Dodò un valore fondamentale della nostra cultura, sul quale non si può scherzare… Consiglio: i prossimi 5 minuti piuttosto che passarli su questa pagina vi andrebbe di andare su youtube e cercare il discorso di Berlusconi sul 65° anniversario della LIBERAZIONE, così da potervi indignare per qualcosa di più importante? (Almeno spero che sia condivisibile che quello sia più importante)

simone b****, nella sua demenza, ha provocato un fenomeno su cui riflettere, come lui stesso ha scritto, ovvero che gli iscritti al gruppo sono ugualmente dementi se non peggio, poichè si iscrivono compulsivamente senza sapere niente del gruppo e senza approfondire. La cosa bella è che, scoperta la bufala, augurano in modo sentito la morte al fondatore, dopotutto b**** ha inventato la morte di una persona che non esiste, se fosse accaduto il primo aprile come avreste reagito?
trovo siate tutti molto stupidi

Questi sono due commenti di due membri del gruppo, e giustamente evidenziano, come l’informazione non è tutto ciò che un mezzo di comunicazione qualsiasi sputa, tanto meno un gruppo di Facebook fondato da uno sconosciuto. L’informazione non è verità, sono notizie più o meno distorte, più o meno dirottate da lobby interessate e quindi sta a noi indagare (non farci prendere in giro), ricercare la verità (che non è mai dall’una o dall’altra parte), e non soffermarsi alle apparenze. Oggi viviamo in un mondo molto più simile di quanto si pensi, a quello descritto nell’opera letteraria di George Orwell 1984.

Oggi c’è sempre più controllo dei capitali sulla televisione, ecco perché l’informazione è messa in un angolo, non frutta denaro ed è pure pericolosa… Un tempo l’informazione poteva controllare gli altri poteri: non era solo un diritto ma una responsabilità. Ora invece non si fanno più le domande che contano. (George Clooney)

Oggi per sopravvivere e raggiungere un certo livello di verità occorre libera informazione e scarsa fiducia nelle notizie che ci giungono da qualsiasi canale informativo, solo così sapremo, solo così capiremo, solo così potremo cambiare tutto ciò che non và, Fidarsi è bene non fidarsi è meglio!!

E se un giorno vi guarderete intorno e vedrete un mondo in cui non vi piace vivere, chiedetevi cosa avete fatto, ma sopratutto cosa non avete fatto, perchè ogni cosa che facciamo è una goccia nell’oceano, ma senza di queste non potrebbe esistere.

Volevo in ultimo ringraziare Dodò, che mi ha permesso, ancora una volta, di trarre una lezione di vita… Grazie Dodò!!!